La fisica, già quella classica, ci insegna che il moto è il cambiamento di posizione di un corpo in funzione del tempo, misurato da uno specifico osservatore, in un determinato sistema di riferimento. Galileo poi aggiunse: stando all'interno di un sistema senza punti di riferimento esterni, non è possibile decidere se il sistema si trovi in uno stato di quiete o si muova di moto rettilineo uniforme. Galileo affermò dunque il principio della relatività del moto prima della sua formulazione da parte di Einstein. Ma quindi che cosa è "il moto"? Andiamo per gradi. Nel "Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo" Galileo, per confutare le obiezioni negative al moto della Terra, immagina di trovarsi insieme ad alcuni amici nella stiva di una nave, insieme a mosche, farfalle e altri insetti volanti, un vaso pieno di pesciolini e appeso al soffitto un secchio che goccioli in un vaso posto di sotto. A nave ferma ciascuno può osservare il moto degli insetti, dei pesci e le gocce che dal secchio cadono nel vaso. A questo punto Galileo immagina che la nave si metta in moto, di un moto uniforme e non fluttuante, e nota che non si osserva nessuna differenza nel movimento degli insetti, dei pesci, delle gocce, che continuano a muoversi nello stesso modo di quando la nave era ferma. E’ impossibile stando sotto coperta rendersi conto del movimento uniforme e non accelerato della nave perché il moto della nave è comune a tutto ciò che sta nella sua stiva. Sappiamo che gli elementi del moto sono la traiettoria, lo spazio e il tempo. Galileo introdusse un concetto innovativo! Ad esempio viaggiando su un treno: il treno è in moto rispetto alla stazione ma i viaggiatori sono in quiete rispetto ai vagoni. Un corpo quindi può essere sia in moto che in quiete a seconda del sistema di riferimento. Un corpo è in quiete se, rispetto a un certo sistema di riferimento, la sua posizione non cambia nel tempo. Un corpo è in moto se, rispetto a un certo sistema di riferimento, la sua posizione cambia nel tempo Prendendo come altro esempio un aereo che sta decollando, l’aereo è in stato di moto rispetto all'aeroporto, i passeggeri sono in quiete rispetto all'aereo ma sono in moto rispetto all'aeroporto. Possiamo riassumere che il moto dipende da tre fattori: il tempo, l'osservatore e il sistema di riferimento. Sembra banale dunque ma se vogliamo sapere quanto ci stiamo "muovendo" nella vita privata (o lavorativa), verifichiamolo con qualcuno al di fuori della nostra "sfera" :-)
Partiamo da un'opera talmente innovativa, che fu inserita nell'elenco di pubblicazioni proibite dalla Chiesa cattolica, "Index librorum prohibitorum".
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